Phenomena

Regia: Dario Argento

Cast: Jennifer Connelly, Daria Nicolodi, Donald Pleasence, Patrick Bauchau, Fiore Argento, Dalila Di Lazzaro

1985 - Italia/Svizzera
116min. - Horror

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Tra i suoi film, questo è quello che Dario Argento ama di più, ed effettivamente è uno dei migliori. L'andamento molto lento a tratti può annoiare, ma tutto sommato è da considerarsi un pregio. Jennifer Connelly poi è molto brava, e il suo è forse il personaggio più bello di tutta la filmografia del regista. L'atmosfera che viene creata in alcuni passaggi è davvero efficace e la rappresentazione dell'assassino è più originale del solito. Un'altra particolarità di Phenomena è che qui, una volta tanto, gli animali assumono un ruolo positivo all'interno della storia. Se però la seconda metà del film è quasi perfetta, la prima parte è caratterizzata da diversi elementi disturbanti: la direzione degli attori secondari, per esempio, lascia molto a desiderare e le scene con le ragazze del collegio sono particolarmente ridicole (un difetto del regista è che tende sempre a esagerare nel ritrarre i comportamenti delle persone). Le musiche poi le trovo abbastanza bruttine e le canzoni metal sono completamente fuori luogo.
Al di là dei difetti, comunque, è un buon film. Per l'esattezza l'ultimo veramente riuscito di Dario Argento prima della parabola discendente, interrotta in due sole occasioni (Il Gatto Nero e La Sindrome di Stendhal) e mai conclusa.
Note: l'ho visto in inglese, dove non è doppiato (o almeno ha l'audio in sincrono). In italiano è orrendo e lo sconsiglio perché il doppiaggio rovina anche le parti ben recitate.


Nemico Pubblico (The Public Enemy)

Regia: William A. Wellman

Cast: James Cagney, Edward Woods, Joan Harlow, Donal Cook, Joan Blondell, Beryl Mercer, Mae Clarke

1931 - USA
83min. - Gangster

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E' uno dei tre gangster movies che a inizio anni '30 hanno definito i canoni del genere e lo hanno reso popolare. Il soggetto è molto simile a quello di Piccolo Cesare, con cui condivide anche molte ingenuità, ma forse presenta più momenti memorabili (es. la scena del pompelmo e quella dell'ippodromo). Un po' sempliciotto soprattutto nel suo modo di distinguere fra buoni e cattivi i personaggi (la sequenza iniziale ne è un esempio), ma gli intenti moralistici sono il riflesso dell'epoca in cui è stato girato e non lo si può biasimare troppo. Cagney bravo, ma la recitazione in generale è ancora un po' "antica". Joan Harlow, che appare al massimo 10 minuti in tutto il film, è un personaggio abbastanza inutile, e la sua relazione con il protagonista è miseramente approfondita. Vorrei aggiungere anche che non la trovo bella, ma questa è una questione di gusti.
In definitiva è un film datato e con molti difetti, ma storicamente importante e comunque piacevole da vedere. Per il pubblico del '31 doveva essere davvero sconvolgente.


Piccolo Cesare (Litte Caesar)

Regia: Mervyn LeRoy

Cast: Edward G. Robinson, Douglas Fairbanks Jr., Glenda Farrell, Stanley Fields

1930 - USA
79min. - Gangster

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E' il film che fece di Edward G. Robinson una star e che contribuì a definire i canoni del genere noir/gangster nei primi anni '30. Visto oggi è un po' datato e in alcune cose anche ingenuo (ad esempio la descrizione dell'ascesa di Rico e del suo subentrare come nuovo capo della gang è troppo semplice e sbrigativa) ma all'epoca il suo modo di ritrarre la malavita doveva essere molto moderno e affascinante, tant'è vero che il genere crime è ancora uno dei più amati e vanta molte tra le più riuscite produzioni hollywoodiane. Recitazione un po' legnosa da parte di tutti, si salva solo per il carisma di Robinson. La regia talvolta sembra "indecisa" sul da farsi, ma in alcuni casi è anche ingegnosa (es. Rico dal sarto che si prova il vestito allo specchio). La catechistica scena del pentito che decide di tornare sulla retta via è inguardabile.
Rilevante più per il suo impatto culturale che per il suo valore reale, è, comunque, da vedere.


You And Me


Regia: Fritz Lang

Cast: Sylvia Sidney, George Raft, Barton MacLane, Robert Cummings, Harry Carey

1938 - USA
90min. - Commedia

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Gli intenti di questo film erano buoni: fare una commedia che insegnasse qualcosa. Il risultato non è dei migliori e risulta anche abbastanza datato, ma non riesco a considerarlo un brutto film: intanto è recitato bene, e poi Fritz Lang dietro la macchina da presa riesce sempre a dare quel tocco in più. Anche l'ostentatamente didattica scena finale, che sembra quasi rivolta ai bambini, ha un suo perché. Chiaramente è un opera minore, e con i due precedenti film "sociali" del regista ha poco da spartire, ma certo non ti rovina il pomeriggio. 
Comunque, non ci sono particolari ragioni per consigliarne la visione a un pubblico attuale, se non ai più curiosi fan di Lang.


Sono Innocente (You Only Live Once)

Regia: Fritz Lang

Cast: Henry Fonda, Sylvia Sidney, Barton MacLane, William Gargan

1937 - USA
86min. - Drammatico

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Fritz Lang riprende la tematica -già affrontata in Fury- dell'innocente ingiustamente accusato di un crimine, nel secondo capitolo della cosiddetta trilogia sociale. Forse non ha la perfezione del suo predecessore, ma la forza emotiva rimane la stesse: il regista, come altre volte, indaga su come le scelte di un singolo individuo possano essere condizionate dal mondo esterno (e se davvero è sempre il colpevole ad essere colpevole) da un punto di vista fortemente critico e pessimistico nei confronti della società. Sylvia Sidney ed Harry Fonda sono proprio bravi. L'ultima parte leggermente più debole rispetto al resto del film, ma questa forse è solo una mia impressione personale.
Uno dei migliori di Lang. Da vedere assolutamente.


Upstream Color

Regia: Shane Carruth

Cast: Amy Seimetz, Shane Carruth, Andrew Sensenig, Thiago Martins

2013 - USA
96min. - Sci-Fi/Drammatico

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9 anni dopo il complicatissimo e matematicissimo Primer, Shane Carruth si rifà vivo con un altro film pseudo-fantascientifico, che definire criptico sarebbe un eufemismo. Mettiamola così: a una prima visione non si capisce un cazzo. Intuisci qualcosa, ricolleghi qualcosa, ma è solo una parte di quello che in fondo c'è. Questo è il bello del film, ma è anche (sono sicuro per la maggior parte degli spettatori) il suo punto debole. A me devo dire che è piaciuto e prima o poi gli dovrò dare un'altra occhiata. Il montaggio molto frammentato (un po' alla Terrence Malick) non mi ha fatto impazzire e non aiuta a seguire meglio la trama, però forse era l'unico modo per rappresentare in immagini il contenuto folle del film. Ne consiglio la visione a chi è paziente e ha voglia di vedere qualcosa che probabilmente non ha mai visto prima. Ne sconsiglio la visione a quelle persone che se ne vanno via dal cinema dopo mezzora se non stanno capendo, perché erano andate al cinema per "rilassarsi".

DIFFICILE MA INTERESSANTE

Primer

Regia: Shane Carruth

Cast: Shane Carruth, David Sullivan, Carrie Crowford

2004 - USA
79min. - Fantascienza

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E' l'esordio alla regia (costato soli 7.000 dollari) di Shane Carruth, laureato in matematica ed ex sviluppatore di software di simulatori di volo. L'idea di base del film è quella di vedere cosa succederebbe realmente se qualcuno riuscisse a costruire una vera macchina del tempo. Niente azione e niente effetti speciali, solo tanti dialoghi, operazioni e calcoli, che in realtà non ti spiegano un cazzo perché il film è un casino assurdo. Sicuramente, per quanto riguarda i viaggi nel tempo è il più cervellotico mai fatto. Quelli che ancora non hanno capito bene Inception ci metteranno anni a capire questo.
Film difficile e difficile da giudicare, ma senza dubbio ben fatto e originale. Bravo Carruth che oltre ad averlo scritto, diretto e interpretato ha anche fatto tutto il resto.

NUN SE CAPISCE 'N CAZZO, MA AMMIREVOLE

La Furia Umana (White Heat)

Regia: Raoul Walsh

Cast: James Cagney, Edmond O'Brien, Virginia Mayo, Margaret Wycherly

1949 - USA
114min. - Gangster/Noir

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In White Heat, regia, scrittura e recitazione sembrano tutte mirare allo stesso obbiettivo: l'efficacia. Il risultato è una delle più grandi prove attoriali di James Cagney (nel ruolo di un gangster mammone ed epilettico), una delle più grandi opere del prolifico Raoul Walsh, e uno dei più grandi capolavori del cinema. Le mie "adulazioni" potranno apparire esagerate per un film che forse non ha la stessa fama di altri suoi contemporanei, ma quali sono i grandi film se non quelli dove ogni elemento funziona e nonostante si seguano tutti i canoni del genere ciò che si vede non è mai "già visto" e al contrario non smette di coinvolgere?
Uno degli apici del noir e del cinema hollywoodiano classico. Che si chiama classico perché era perfetto.


I Diabolici (Les Diaboliques)

Regia: Henri-Georges Clouzot

Cast: Simone Signoret, Vera Clouzot, Paul Meurisse, Charles Vanel

1955 - Francia
114min. - Thriller

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Clouzot si rivela ancora una volta maestro nell'arte della sceneggiatura e della messa in scena: gira un thriller dal ritmo incalzante senza l'accenno di una colonna sonora, creando un clima di tensione che tiene incollati allo schermo per tutta la durata: dalle prime scene che descrivono le misere relazioni interpersonali dei personaggi a quelle incentrate sulla realizzazione del "piano" delle due donne, allo spettatore non è concesso un attimo di tregua. Il fatto che poi buona parte del film sia ambientata all'interno di un collegio minorile rende l'atmosfera del racconto -non so perché- ancora più macabra. La battuta "Sembra che tuo marito stia conducendo una doppia vita" -pronunciata in una scena dalla Signoret e insignificante estrapolata dal contesto- è di quelle battute che dimostrano un'acutissimo senso dell'umorismo.


Noi Siamo Infinito (The Perks Of Being a Wallflower)

Regia: Stephen Chbosky

Cast: Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Paul Rudd

2012 - USA
102min. - Drammatico

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Tratto dal libro omonimo, scritto dal regista stesso, è un film piacevole che ritrae le vite di alcuni liceali nei primi anni '90. Le problematiche adolescenziali vengono trattate senza particolari cliché, così come altri temi quali l'omosessualità o la depressione. I personaggi una volta tanto sono più acculturati e di spessore rispetto ai classici teenager americani dementi  che siamo soliti vedere (anche se non mi spiego come i protagonisti -che si definiscono buoni ascoltatori di musica- non conoscano la canzone Heroes di David Bowie). Gli attori bravi, soprattutto E. Miller. La regia invece l'ho trovata un po' anonima, si doveva osare di più: con un'estetica più originale e meno "stile hollywoodiano moderno", il film sarebbe stato molto più bello. Anche così, comunque, il risultato è buono.

CARINO

Tenebre (AKA Tenebrae)

Regia: Dario Argento

Cast: Anthony Franciosa, Daria Nicolodi, Giuliano Gemma, Christian Borromeo, John Steiner, Lara Wendel, Veronica Lario

1982 - Italia
101min. - Giallo/Horror

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Tenebrae è il titolo del romanzo thriller scritto dal protagonista del film (che è un po' l'alter ego del regista), perseguitato da un fan che uccide le sue vittime con lo stesso modus operandi del killer del libro. E' come al solito un film ricco di trovate ingegnose nelle inquadrature, nei movimenti di macchina e nelle scene splatter, ma fortemente penalizzato dall'incapacità di Dario Argento nella direzione degli attori: le interpretazioni di Veronica Lario (si, lei), Mirella D'Angelo e Ania Peroni sono quanto di più indecente si possa vedere in un film. Ci sono poi alcune scene totalmente assurde (ma non necessariamente brutte): ad esempio quella in cui Lara Wendel è rincorsa da un cane inferocito (un cazzo di campione di salto in alto) e per nascondersi si ritrova, guarda caso, proprio nell'abitazione dell'assassino! Quante probabilità ci sono??
Comunque, visto nel contesto del giallo all'italiana (di cui è considerato l'opera conclusiva), non è male. Inoltre Tenebre è anche l'ultimo film di Argento che conserva un po' quel fascino innovativo dei suoi film degli anni '70, che poi si perderà. Tra i pregi anche una bella fotografia, molto luminosa. Musiche alcune carine alcune brutte.
Note: l'ho visto in inglese ma non fatelo anche voi: il doppiaggio inglese è anche peggio della recitazione. In particolare, l'idiota che doppia Giuliano Gemma sembra voler imitare l'accento italiano, ma riesce solo a farmi innervosire.

CI SI PERDE IN CAZZATE

Trauma

Regia: Dario Argento

Cast: Christpher Rydell, Asia Argento, Piper Laurie, Frederic Forrest, Brad Dourif

1993 - USA/Italia
106min. - Thriller

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Nel suo primo lungometraggio di produzione USA, Dario Argento ripropone alcuni topoi del suo cinema, senza dire niente di nuovo. Recitazione generalmente media/mediocre e cattiva nel caso di Frederic Forrest...Asia invece se la cava bene: bisognava farle rivedere Trauma o altri film di inizio carriera prima di girare Dracula 3D, forse si sarebbe ricordata di come si recita.
Nel complesso non è un brutto film, ma sa un po' di "già visto" e non sorprende.
Note: l'ho guardato in inglese, dove non è doppiato.

NIENTE DI CHE

Non Ho Sonno

Regia: Dario Argento

Cast: Max Von Sydow, Stefano Dionisi, Chiara Caselli, Roberto Zibetti, Rossella Falk, Gabriele Lavia, Paolo Maria Scalondro

2001 - Italia
112min. - Thriller/Horror



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Credo si tratti del mio primo film in assoluto di Dario Argento, e rivedendolo a distanza di anni l'impressione è la stessa: non è bello. E' la classica storia thriller di Dario Argento con le solite assurde inverosimiglianze nella trama; la recitazione è la solita cattiva recitazione e il modo di rappresentare l'assassino è sempre il solito abusato modo di rappresentare l'assassino. Probabilmente se lo stesso soggetto fosse stato portato sullo schermo 30 anni prima il regista ne avrebbe saputo tirar fuori qualcosa di buono, ma nel 2001 aveva già sparato tutte le sue cartucce. Se lo si guarda sovrappensiero o ubriachi può anche sembrare un film modesto, ma se lo si guarda da sobri no. Le sole cose mi piacciono sono il titolo e quando in una scena, alla domanda "Ma lei non dorme mai?" Max Von Sydow risponde "Non ho sonno". Il resto va dal pessimo al mediocre, passando per il ridicolo.
Note: l'ho visto in italiano, doppiato.


SCADENTE

Giallo

Regia: Dario Argento

Cast: Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Elsa Pataky, Robert Miano, Valentina Izumi Cocco

2009 - Ita/USA/Spa/UK
92min. - Thriller/Poliziesco

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Forse perché gli altri film recenti di Dario Argento sono proprio delle merde, non riesco a provare totale disprezzo per questo, che almeno se ne sta lì nella sua mediocrità e ci resta senza ulteriori cadute. Il plot non è niente di speciale e niente di nuovo, ma la sceneggiatura e la recitazione non lasciano spiazzati o addirittura imbarazzati come invece è accaduto in altre occasioni, quindi non me la sento di pronunciarmi in modo troppo negativo sul suo conto. Insomma, è guardabile. Forse non verrà voglia di guardarlo una seconda volta, ma è guardabile. 5/10 perché mi sento buono.
Note: l'ho visto in inglese, la lingua in cui è stato girato e in cui non presenta (significativi) doppiaggi.



Il Cartaio

Voto: 2
Regia: Dario Argento

Cast: Stefania Rocca, Liam Cunningham, Silvio Muccino, Claudio Santamaria, Adalberto Maria Merli, Fiore Argento

2004 - Italia
99min. - Poliziesco/Giallo/Thriller




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Di questo film si è generalmente parlato molto male e ce ne sono tutte le ragioni.
NON si può fare un film in cui la polizia, sfidata a VIDEOPOKER da un pazzo criminale, chiama in centrale un 19enne, "mago" del videopoker, per vincere la partita e salvare così la vittima del maniaco. Perché non si può fare? 1) Perché un liceale in commissariato che aiuta la polizia è di per se un'idea assurda. 2) Perché NON si può essere bravi a videopoker: il gioco consiste nello scegliere quali carte del mazzo tenere e sperare che con quelle date dal computer si possa fare una combinazione...insomma tutto è dettato dal caso e la bravura non c'entra una minchia!
NON si può, soprattutto, rendere "poetico" il gioco del videopoker con descrizioni metaforiche completamente fuori luogo. Questo film ha la faccia tosta di provarci.
Comunque, anche mettendo da parte questa cazzata per me inaccettabile, ci saranno al massimo una o due sequenze carine, il resto è merda totale. La scena finale poi è veramente imbarazzante e sfido chiunque a non ridere (o piangere) vedendola. Secondo me, diviso in due puntante lo si potrebbe mandare in onda su Rai 1 o Canale 5 come una qualsiasi fiction italiana. E c'è un motivo se io non guardo le fiction italiane.

IMBARAZZANTE

Re Per Una Notte (The King Of Comedy)

Regia: Martin Scorsese

Cast: Robert De Niro, Jerry Lewis, Diahnne Abbot, Sandra Bernhard

1983 - USA
109min. - Drammatico

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E' la storia dell'aspirante comico Rupert Pupkin, che le prova tutte per finire in tv, compreso rapire, insieme a un'altra pazza, il suo conduttore televisivo preferito. E' il film più grottesco di Scorsese dopo After Hours e Cape Fear e forse il più incompreso.
Fu un flop commerciale, e non capisco perché: è un film divertente, intelligente e girato benissimo, con quella che secondo il regista è la migliore interpretazione di De Niro. Io non credo sia la migliore in assoluto, ma è certamente lodevole. Anche gli altri tutti bravi. E' un film che meritava più successo.

BELLO, SOTTOVALUTATO

Due Occhi Diabolici (Two Evil Eyes)

Regia: George A. Romero e Dario Argento

Cast: Harvey Keitel, Adrienne Barbeau, Madeline Potter, Ramy Zada, John Amos

1990 - USA/Italia
120min. - Horror

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Due episodi, liberamente tratti da due racconti di Edgar Allan Poe:
1) I Fatti Nella Vita Del Signor Valdemar - diretto da G. A. Romero
2) Il Gatto Nero - diretto da D. Argento
Il primo non è un granché e l'unica cosa che lo salva dall'essere totalmente inutile è il sottotesto "sociale" tipico delle opere del suo autore, individuabile nelle battute dei poliziotti e nel finale.
Il secondo, grottesco e macabro, è nettamente superiore e per me è uno dei migliori risultati di Dario Argento: mette in luce le doti che ne fanno un grande regista e omette -anche per motivi di durata- tutte le "debolezze" che ne fanno un cattivo sceneggiatore. Fondamentale anche il contributo attoriale di Harvey Keitel, notevole come al solito.
Nel complesso è un film carino, peccato per il dislivello qualitativo tra i due mediometraggi.

NON MALE

Tutti i Santi Giorni

Regia: Paolo Virzì

Cast: Luca Marinelli, Thony, Micol Azzurro, Frank Crudele, Giovanni La Parola, Claudio Pallitto, Franco Gargia, Stefania Fellicioli

2012 - Italia
102min. - Commedia/Romantico

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E' una commedia che nonostante il romanticismo di fondo non scade mai nella melensaggine e riesce anche con leggerezza a toccare tematiche non poi così "leggere". La recitazione è tutto sommato superiore alla media italiana, anche perché gli attori recitano con accenti regionali, e quindi non risultano mai "impostati" come spesso accade (bravo soprattutto Marinelli che ha dovuto imparare a parlare in toscano). Anche a livello di scrittura non male: i ritmi sono giusti (anche nelle parti meno allegre) e le situazioni -e le battute- che sembra vogliano "far ridere a tutti i costi" sono pochissime rispetto a quelle veramente riuscite. Virzì non è un genio del cinema, ma solitamente gira film di buona qualità. Uno è questo.
Carino il titolo che si rifà a una canzone (non così bella) e al "rito" mattutino del protagonista.

CARINO, CONSIGLIATO

Profondo Rosso (AKA Deep Red)

Regia: Dario Argento

Cast: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Macha Meril, Glauco Mauri, Eros Pagni, Clara Calamai

1975 - Italia
126min. - Thriller/Slasher

Profondo Rosso - IMDB
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E' il film che segna per Dario Argento il passaggio dal giallo all'horror. Sono presenti tutti gli elementi che caratterizzano la prima parte della sua carriera: personaggi bizzarri, intermezzi umoristici, assassini che sussurrano, soggettive a go go, il protagonista che deve ricordare qualcosa che ha visto ma non ci riesce etc...in più si scorge l'elemento paranormale che la farà da padrone nei film successivi. La colonna sonora è quella celeberrima (e anche molto bella) dei Goblin, e ha un ruolo incisivo all'interno del film, seppur talvolta risulti ingombrante. Fra i due protagonisti c'è chimica e sono simpatici, ma i siparietti a volte sono un po' fuori luogo. Quelli del commissario imbecille poi (che ho scoperto essere il doppiatore di Hartman in Full Metal Jacket!) non fanno per niente ridere, anzi mi irritano. Non mi sorprende infatti che nella prima distribuzione americana del film tutte queste futilità siano state tagliate. Comunque, nel bene e nel male, Profondo Rosso è una delle migliori opere del regista, e insieme a Suspiria è forse il film per cui verrà ricordato. Senza dubbio è uno di quei film che lasciano il segno.

DA VEDERE

Fuori Orario (After Hours)

Regia: Martin Scorsese

Cast: Griffin Dunne, Rosanna Arquette, Linda Fiorentino, Catherine O'Hara

1985 - USA
95min. - Commedia/Grottesco

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Fuori Orario - IMDB

Per incontrare una ragazza appena conosciuta, un giovane programmatore di computer si addentra nel quartiere di Soho a New York, dove passerà la peggior notte della sua vita.
Inizialmente lo doveva girare Tim Burton, ma la sceneggiatura piacque così tanto a Scorsese che decise di realizzarlo lui stesso avvalendosi di una produzione indipendente. 
E' una commedia dell'assurdo dai ritmi serratissimi e un piccolo capolavoro. Non se ne parla moltissimo rispetto ad altri film del regista, ma si dovrebbe.

DIVERTENTE, CONSIGLIATO

Alice Non Abita Più Qui (Alice Doesn't Live Here Anymore)

Regia: Martin Scorsese

Cast: Ellen Burstyn, Kris Kristofferson, Alfred Lutter, Diane Ladd, Harvey Keitel, Jodie Foster, Harry Northup

1974 - USA
112min. - Drammatico

Alice Non Abita Più Qui - IMDB
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Subito dopo Main Streets, Scorsese -a quanto pare in seguito ad alcune critiche- decide di dirigere questo film "di donne": è la storia di Alice, che dopo la morte del marito si trova a cercare lavoro come cantante in giro per gli Stati Uniti, portandosi dietro il figlio preadolescente. Alla fine troverà lavoro in una tavola calda e conoscerà anche un uomo decente. Il film è scritto molto bene e non è mai banale nel raccontare le avventure e disavventure di una mamma incasinata. Gli attori tutti bravi, su cui spiccano Elle Burstyn (premiata infatti con l'Oscar) e Alfred Lutter nel ruolo del figlio (mi chiedo come mai non abbia continuato a fare cinema, raramente i giovani attori sono così bravi). Bella anche la parte di Diane Ladd (moglie di Bruce Dern e madre di Laura). Il regista, in un film per lui insolito (ma neanche troppo) non rinuncia a far riconoscere la sua firma in molte sequenze.

CONSIGLIATO

America 1929 - Sterminateli Senza Pietà (Boxcar Bertha)

Regia: Martin Scorsese

Cast: Barbara Hershey, David Carradine, Barry Primus, Bernie Casey, John Carradine

1972 - USA
88min. - Drammatico

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Boxcar Bertha - IMDB

E' il secondo lungometraggio di Scorsese, ed è quello che mi piace meno. Alcune scene carine e un bel finale non bastano a rendere bello un film che ha una storia poco interessante e a tratti anche fastidiosa. E' un B-Movie e non riesce ad essere nient'altro che questo. Scorsese troverà il suo vero "io" l'anno dopo con Main Streets, qui era ancora in fase di crescita. In compenso Barbara Hershey (di spalle nella foto) era già cresciuta...e anche bene.


Chi Sta Bussando Alla Mia Porta? (Who's That Knocking On My Door)

Regia: Martin Scorsese

Cast: Harvey Keitel, Zina Berthina, Lennard Kuras, Michael Scala

1968 - USA
90min. - Drammatico

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Martin Scorsese - IMDB



Le giornate di un giovane newyorkese italo-americano, cattolico e ottuso, passate a cazzeggiare con gli amici, con puttane o in compagnia di una ragazza con cui è indeciso se instaurare una relazione oppure no. Girato a bassissimo costo e rimaneggiato più volte (con l'aggiunta di un'inutile scena erotica sulle note dei Doors), è il primo lungometraggio di Martin Scorsese. Se ne scorge il talento, ma nonostante siano già presenti alcuni degli elementi che caratterizzeranno il suo cinema, siamo ancora ben lontani dalla "maturità". Come primo tentativo, comunque, non è così male.