Quella Casa Nel Bosco (The Cabin In The Woods)

Regia: Drew Goddard

Cast: Richard Jenkins, Bradley Whitford, Jesse Williams, Chris Emsworth, Fran Kranz, Kristen Connolly, Anna Hutchison

2012 - USA
95min. - Horror/Commedia

Quella Casa Nel Bosco - Wikipedia
Drew Goddard - Wikipedia


E' un film di cui si è parlato tanto, a volte troppo bene e a volte troppo male. Io preferisco stare nel mezzo: mi è piaciuto per il suo modo di mescolare gore e commedia e anche per la scrittura dei personaggi (più intelligenti del solito) e della trama, ma sicuramente non l'ho trovato così rivoluzionario come molti hanno detto. Il "meta-horror" era già stato fatto anche con Scream, questo non fa che esasperarne all'estremo i concetti, ma non so se basta a renderlo qualcosa di più di un film molto divertente e ben girato. L'horror del futuro è sdoganare i meccanismi dell'horror? Sicuramente è un buon modo per aggirare i cliché, ma credo non possa andare avanti per molto e credo che anche gli autori lo sappiano...ma se fosse proprio questo quello che ci vogliono comunicare? Bé, speriamo allora che questo film, invece che l'inizio di una nuova epoca per il genere, segni la fine di quella vecchia. Aspettiamo la vera rivoluzione.

BELLINO

2 commenti:

  1. Scritto dal regista assieme a Joss Whedon (autore della serie tv Buffy e regista del recente The Avengers), è una horror comedy che merita meno considerazione di quanta gliene sia stata affibbiata da una stampa prevalentemente positiva. L'enfasi posta sull'originalità del plot, che rimescola le carte in tavola dopo un inizio che è un omaggio a La casa di Raimi (e come quel film si mantiene sul registro grottescamente divertente di quell'horror strampalato e goliardico che punta più a far ridere che a spaventare), serve più che altro a distogliere l'attenzione dalla pochezza che si rileva su altri fronti: recitazione (ma ancor più scrittura dei personaggi: agli sceneggiatori è sfuggito il fatto che far parlare gli attori a ripetizione infarcendo i dialoghi di battute fulminanti ed aforismi sopra le righe non vuol dire delineare figure a tutto tondo; una strana caduta, pensando al buon lavoro che Whedon ha fatto con i suoi Vendicatori), dosaggio della suspence (inesistente), musiche (anonime), scenografie (ripetitive), trama (ridicola e inconcludente).

    Poi se ci vogliamo focalizzare sul supposto elemento vincente del film, l'originalità del concept, si fa presto a smontare anche quello: non si tratta di altro che un pout-pourri di roba già vista in mille altri film, e non solo; sia perchè il riferimento principale (il plagio, si potrebbe sospettare) è a Lovecraft e ai suoi Antichi, mostri primordiali che giacciono relegati nelle viscere del nostro pianeta (dicendo questo non vi sto rovinando nessuna sorpresa, fidatevi). Mantenendoci in ambito cinematografico, l'elenco è lungo, ma è doveroso citare qualche titolo: Martyrs di Pascal Laugier, per il cambio di rotta a metà film; la saga di Saw per l'idea della montatura e dello svelamento; il sempreverde Scream di Craven, con i suoi dettami circa le regole del genere; la trilogia di The Cube di Natali, per l'idea dell'horror/thriller come film-gioco; persino il ben poco conosciuto (e ben poco meritevole) My Little Eye di Marc Evans aveva già esplorato terreni simili ormai dieci anni fa.

    Così si scopre che tutta la fanfara sull'originalità, sul "non vi immaginate cosa state per vedere", sul ribaltamento rivoluzionario delle logiche dell'horror et similia, non supera l'esame di uno spettatore anche solo minimamente competente nel genere suddetto. La verità è che davvero l'horror made in USA è agonizzante da diversi anni, e non basta una minuscola scintilla di creatività in un mare di mash up-remix-collage-pastiche postmoderno di elementi eterogenei per risollevare la situazione stagnante con un film posticcio e sbrindellato come le carni macilente di uno zombie. Rimane qualche battuta divertente e qualche scena divertente ed un lavoro efficace in reparto trucco e costumi; troppo poco per consigliare una baracconata degna solo di Freddy Versus Jason.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. comprendo le tue ragioni, e per certi versi le posso anche condividere, ma dipende da quanto seriamente prendi il film! secondo me il tuo giudizio è un po' esagerato!

      Elimina